Andrea arriva a Donnas appena dopo le 20.30, lo aspetto in macchina con un litro di caffè e la radio accesa: Of Monsters And Men, Little Talks. Partiamo direzione Rifugio Coda. Per la prima volta in vita mia percorro la strada per Lillianes, finito l'asfalto continuiamo per la poderale fino al segnavia per il rifugio. Parcheggiamo e vediamo una bella serie di frontali salire il pendio, incontriamo Sabina, atleta di Como, saliamo con lei fino al colle, il terreno è umido, non piove ancora. Arrivati al colle il vento si fà vivo, in 15 minuti siamo al rifugio. Sono le 23.45. Entriamo. Vediamo la stanchezza consumare gli atleti, i 54 posti letto accolgono i concorrenti, turni di 2 ore di sonno, si cerca di accontentare tutti. Vediamo disponibilità e gentilezza. Ci sediamo. Birretta, minestrone, birretta, zuccherini sotto spirito, Genepy. Ci stiamo ambientando. Esco a fare qualche foto, vento sempre presente, frontali anche. Rientro. Intanto facciamo amicizia con chiunque si sieda al nostro tavolo. Incontriamo Julia, ragazza lettone con una caviglia demolita. Piange perchè non può proseguire, non sente ragione, alla fine decide di fermarsi a dormire e provare a ripartire la mattina dopo. Il cuore ha sempre l'ultima parola. Le ore passano, riusciamo anche a dormire un pò. Ci svegliamo all'alba. Guardiamo ad est, ancora una volta mi stupisco. Caffè, saluti, ringraziamenti e si torna giù. Adesso siamo alla base vita di Gressoney, il meteo non è dei migliori. Pranzo veloce e poi Alpenzù.
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