Cuney, dicevamo.
Salgo con Nicole, una mia amica del servizio sentieristico, la strada non sarebbe lunga se non fosse che la luce è meravigliosa e io mi fermo in continuazione a scattare foto. Percorrendo la strada verso il rifugio incontriamo diversi trailers, ormai ne riconosco parecchi e scambiamo due parole, "sei come il prezzemolo" mi dice uno sorridendo.
Se non avete mai percorso questo sentiero vi consiglio vivamente di farlo, lungo la strada ci sono laghi ai bordi dei quali crescono fiori incredibili.
C'è ancora il sole ma il vento freddo si sta alzando, accellero il passo perché ho dimenticato la mia frontale e devo rientrare prima che faccia buio. Mi fermo per fare altre cento fotografie, la sera si avvicina ma gli scatti sono una tentazione troppo forte per me. Quando arrivo al rifugio c'è un buon profumo di arrosto ma io ho giusto il tempo per un thé caldo. Mi fermo ancora un po' per guardare le cime in silenzio e ricomincio la discesa. Arrivo alla macchina che è già buio, intravedo le tante lucine dei partecipanti che continuano il loro viaggio. Per me è tardi, devo ancora lavorare.
Rientro a casa, domani mattina si riparte, nel frattempo il vento ha già portato la sua musica da un'altra parte.
Dormite bene.