“Questa gara ci insegna molte cose
sulla motivazione umana.
Sulla sua forza spaventosa”
«Tagliano il traguardo distrutti ma felici. Spesso sanguinano ai piedi. A volte il viso è irriconoscibile. Hanno ultimato il giro dei giganti delle Alpi. Trecentotrenta chilometri di corsa e marcia, ventiquattromila metri di salita, altrettanti di discesa da ultimare entro centocinquanta ore.
Se qualcuno puntasse loro una pistola alla tempia e li costringesse a fare il Tor, probabilmente non riuscirebbe ad ottenere il giro completo: la maggior parte, sfinita, ad un certo punto preferirebbe una morte istantanea ad una sofferenza prolungata.
Eppure centinaia di persone da tutto il mondo pagano ogni anno per mettere alla prova i propri limiti, per raccogliere la sfida di questa gara unica al mondo, in un territorio di rara bellezza. E queste centinaia sono i privilegiati, una piccolissima frazione delle migliaia che hanno tentato di iscriversi».
Quanto è necessaria la motivazione in gare come il Tor des Géants?
Ce lo spiega Pietro Trabucchi nel suo libro: “Perseverare è umano. Come aumentare la motivazione e la resilienza negli individui e nelle organizzazioni. La lezione dello sport”.
«Al contrario di ciò che recita il proverbio, perseverare non è diabolico: è umano. Diabolico è rinunciare a impegnarsi, rimanere immobili, aspettare che la motivazione arrivi dall’esterno. Dobbiamo ricordare come funziona la motivazione. Dobbiamo diventare resilienti: la resilienza è la capacità di persistere, di far durare la motivazione nonostante gli ostacoli e le difficoltà.
La ricerca scientifica ha trovato nel Tor des Géants l’ultima frontiera dei limiti umani. Una frontiera plasmata negli ultimi due milioni di anni della nostra evoluzione.»
Pietro Trabucchi è Psicologo. Si occupa da sempre di prestazioni sportive. Lavora con le Squadre nazionali di Ultramaratona (24h, 100 km e Ultratrail) e professore incaricato presso l’Università di Verona. Finisher di due edizioni del Tor des Géants e unico italiano ad aver terminato tutte le edizioni della PTL, la versione più impegnativa dell’Ultratrail del Monte Bianco.
Pietro Trabucchi
“Perseverare è umano”
Garzanti, Milano, 2012