Denis Clerc, 52 anni, francese, è uno sportivo per eccellenza. E’ stato un ottimo centrocampista sui campi di calcio, è un valente sciatore (più volte campione del mondo nelle categorie riservate ai giornalisti) e, naturalmente, runner. Ha iniziato a correre nel 2006 e ha portato a termine diverse maratone in meno di tre ore. Il primo ultra trail l’ha affrontato nel 2008, superando il traguardo dell’UTMB. Nel mondo della corsa è conosciuto con il soprannome di “Zinzin Reporter”, e lavora a France Télévision. Occupandosi di sport, ça va sans dire.
Mettendo insieme passioni e professioni, Denis ha preso parte al Tor des Géants® 2016 e ha realizzato, correndo, soffrendo e divertendosi, un lungo filmato. Le immagini che scorrono per un’ora e 45 minuti di solito risultano “pesanti”, ma non in questo caso, perché è emerso lo stile del documentarista e dello sportivo appassionato. A testimonianza di ciò c’è il grande successo che questo filmato (come quelli precedenti girati da Denis) ha avuto sul canale YouTube e sulla rete televisiva francese.
Denis, come mai questa idea?
Ho iniziato qualche tempo fa a documentare le mie gare ultra dall’interno. All’inizio per permettere alla mia famiglia e ai miei amici di capire la mia passione. Poi per condividerla anche con la mia professione e infine perché altri ultra trailers cominciavano a scrivermi per avere notizie sui luoghi, i percorsi, gli allenamenti.
Obiettivo dei tuoi filmati?
Testimoniare sempre e non nascondere mai nulla. Specie in una disciplina molto bella ma anche molto dura.
Il Tor dunque non poteva essere “evitato”…
Il Tor è stata la mia più grande avventura sportiva. In tutti i sensi. Non a caso il titolo del mio film è L’aventure interiéure. Una corsa di 121 ore, tra risate, sofferenza e condivisione. Un insieme di cose e di emozioni davvero… géants. Una corsa chiusa con un unico desiderio: farla di nuovo”.
Dopo la tua esperienza al Tor, cosa consiglieresti a chi affronterà quest’anno la gara per la prima volta?
Di prepararsi bene ma senza strafare. Bisogna arrivare alla partenza freschi, e non già “cotti” da un allenamento eccessivo. Di trovarsi una buona assistenza, perché correre così a lungo da soli è comunque complicato. Di curare l’alimentazione, che non deve però essere stravolta. Io sono rimasto sorpreso dalle reazioni positive del mio corpo, anche se ho dormito solo in un paio di occasioni, un’ora per volta. Sono arrivato al traguardo abbastanza fresco, senza ferite o danni. Avrei potuto anche continuare…
Cos’altro vorresti aggiungere?
Un GRAZIE agli organizzatori e a tutti i volontari.
Denis è naturalmente un giornalista-trailer molto “connesso”. Per conoscerlo meglio, per vedere il suo film e rivivere così le sue esperienze e le sue emozioni, aprite uno dei link sulla destra.