Jonas Russi è il nuovo re del TOR330 – Tor
des Géants®: grazie al vantaggio enorme accumulato
lungo i 330 chilometri, ha potuto gestire non solo la grande
fatica ma anche la pioggia caduta durante l'ultima notte e
che lo ha accolto a Courmayeur. Lo svizzero è giunto infatti
al traguardo alle 8.31 e ha impiegato 70 ore 31 minuti e
36 secondi per portare a termine la sua gara.
Tanta commozione e stanchezza all'arrivo per Russi, che ha
dormito solo 17 minuti in totale ed ha faticato a trovare le
parole per descrivere la sua impresa.
Un’impresa voluta, cercata, dopo l’amarezza dell’anno
scorso quando, al suo esordio, abdicò dopo il Rifugio
Champillon, cedendo il passo a Franco Collé, al quale
aveva tenuto testa fino a lì e con il quale aveva vinto la
SwissPeaks 360 nel 2020. Il gressonaro quest’anno si è
ritirato già la prima sera, poi pian piano tutti gli altri suoi
avversari diretti, e così Russi si è avviato in solitaria senza
volersi gestire. Il suo vantaggio sugli inseguitori è cresciuto
fino ad oltre cinque ore, ma non ha voluto fare calcoli
nonostante alla vigilia avesse alcuni dubbi sulla propria
tenuta fisica e fosse indeciso se partecipare all’endurance
trail più duro del mondo.
Russi, classe 1985, due settimane prima del via del TOR
aveva corso in maniera eccellente i 170 chilometri
dell’Ultra-Trail du Mont-Blanc, chiudendo in ottava
posizione, oltre ad aver ottenuto un sesto posto alla
Lavaredo Ultra Trail a fine giugno.