“La bellezza primitiva
dell’orrido della Betenda”
Il centenario faggio di Voisinal veglia sul paese della Valpelline come un saggio nonno. Come la Tornalla di Oyace, la suggestiva torre a pianta esagonale, eretta dai Saraceni su un cucuzzolo isolato.
Affacciandosi dal parapetto dell’arco di pietra del ponte Betenda, si ha l’impressione di poter precipitare fin dentro alle viscere della Terra. La potenza erosiva delle acque del torrente Buthier hanno scavato nello gneiss la stretta gola profonda, ispiratrice di tante leggende popolari.
Più rilassante e ampia la veduta dal piazzale della chiesa di San Michele, che permette di abbracciare con lo sguardo tutta la vallata. A nord svettano le maestose guglie rocciose del Mont Morion, al confine con la valle di Ollomont. In escursione, fino agli alti pascoli di Verdonaz, a 2317 metri, si raggiunge la cappella dedicata a ‘Notre Dame des Neiges’.
Soft action Oyace
Sport e folklore: il Fiolet è lo sport tradizionale di Oyace, che consiste nel colpire al volo una pallina ovoidale utilizzando un bastone di legno lungo 80-100 cm. In passato si giocava utilizzando come base una liscia pietra raccolta lungo il torrente Buthier, la ‘pira’. Nelle domeniche di primavera gli sportivi del paese si allenano per i campionati regionali. Cimentatevi anche voi in questa divertente attività!
Le racchette da neve sono un’interessante alternativa ‘slow’ allo sci. Oyace, con i suoi boschi e i suoi valloni, offre numerose passeggiate, immersi nel silenzio della natura innevata. Muoversi silenziosamente consente di esplorare i boschi e la loro vita nascosta, sperando di incontrare, passo dopo passo, qualche gradito animale ospite.
Oyace è il punto in cui l’Alta Via n°1 scende a Valle, per poi proseguire verso Ollomont, ad ovest, e la Valtournenche, a est.